Carlo Ludovico Ragghianti e i linguaggi della visione
€ 10,00 | ISBN: 978-88-99573-15-7
Il pensiero umanistico di Carlo Ludovico Ragghianti si è mosso in svariati ambiti, dalla critica d’arte alla letteratura, dal teatro alla filosofia, fino ad approdare al cinema, territorio nel quale il suo contributo si proietta nel più ampio contesto europeo, in stretta relazione con teorici del calibro di Rudolph Arnheim, Béla Balázs o Sergej M. Ejzenstejn. Precursore della interdisciplinarietà come modello ermeneutico, Ragghianti amava definirsi un «linguista delle arti figurative», scavalcando così i limiti di un sapere specialistico. A trent’anni dalla sua scomparsa, questo volume mira a esplorare le riflessioni del critico nel campo dei linguaggi della visione per riannodare il suo sguardo all’attuale panorama della visual culture.
Simona Scattina è dottore di ricerca in Italianistica e collabora, come cultore della materia con le cattedre di Storia del teatro e Forme dello spettacolo multimediale dell’Università di Catania. I suoi ultimi studi si sono concentrati sulla scena drammaturgica italiana contemporanea (Emma Dante, Gabriele Vacis, Marco Paolini) intrecciando campi di indagine paralleli (cinema, drammaturgia, nuovi media, illustrazione). Ha curato insieme a Maria Rizzarelli e Mariagiovanna Italia, il volume Sicilia negli occhi. I libri fotografici di Sciascia dalla A alla W (Bonanno, 2010) ed ha pubblicato il volume Il Sergente di Marco Paolini. Epica, memoria, narrazione (Bonanno, 2011) e il volume Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (Algra, 2017). È redattrice di «Arabeschi. Rivista internazionale di studi su letteratura e visualità» (www.arabeschi.it).